Quando la cura del dialogo interiore crea benessere
“Impara a sostituire il giudicare con l’esplorare, l’aver ragione con l’essere autentico, l’ansietà con l’eccitazione, le limitazioni con le possibilità.” Virginia Satir
Le parole che ti dici influenzano le tue scelte?
Cosa ti dici quando pensi di aver sbagliato?
Quali parole ti dici quando ti senti criticata?
Ti succede, o ti è successo, di darti addosso nei momenti di difficoltà dicendoti che non sei capace, che non cela farai mai, che gli altri sono meglio di te?
Allora anche tu sai cosa vuol dire passare nel “tritacarne” del giudicarsi perché non ci si sente mai all’altezza!

Non so se è, o è stato così anche per te, ma io più mi sentivo in balia delle critiche e dei giudizi degli altri, più mi mettevo sulla difensiva e la comunicazione diventava un campo di battaglia, fuori e dentro di me!
La sensazione era quella di essere sempre in bilico tra il compiacere gli altri ed essere arrabbiata con me stessa per non riuscire ad essere autentica nel dire ciò che pensavo.

Poi, qualche anno fa mentre frequentavo il Master di Gestalt Coaching, ho conosciuto la COMUNICAZIONE NON VIOLENTA attraverso un corso basato sul testo di Marshall B. Rosenberg dal titolo “Le parole sono finestre (oppure muri)”.
Man mano che il corso proseguiva, imparavo a mettere in pratica i 4 passaggi della CNV (comunicazione non violenta) : osservare la situazione conflittuale senza giudicare, esprimere come mi sento attraverso i sentimenti, conoscere ed esprimere i miei bisogni e fare richieste con un linguaggio positivo senza pretendere.
Concetti che per altro avevo già “masticato” in altri percorsi di formazione ma che non ero riuscita a praticare nella vita, avvalendomi della loro efficacia.
E poi è arrivato il capitolo più ostico per me…..come trattiamo noi stessi: quale tipo di empatia sappiamo dare a noi stessi quando ci sentiamo più fragili!
Ho così preso consapevolezza di quanti muri ho costruito dentro di me con un dialogo interiore spietato e poco sostenente che mi faceva sprofondare sempre di più in un vortice di vergogna e di sensi colpa, bloccata nella “ tirannia” emotiva del giudizio verso me stessa.

Poco per volta ho imparato a sperimentare l’uso di parole più gentili verso me stessa, a perdonarmi sbagli o presunti tali, ho così accolto e dato sostegno alle mie parti più fragili.

Sento che è iniziata in me una trasformazione emotiva attraverso la quale riesco ad arricchire il mio dialogo interiore, ascolto gli altri e comunico con maggiore empatia in un insieme di forza e dolcezza, grazia e grinta, vulnerabilità e forza vitale.
Tutto ciò mi sostiene nei momenti di difficoltà e mi fa recuperare il benessere emotivo!

Questa trasformazione è un valore aggiunto anche per il mio lavoro di Coach e di operatrice di Biodanza, che porto al servizio delle persone che scelgono di partecipare ai miei percorsi di crescita personale con coraggio e fiducia nel raggiungimento del proprio benessere fisico ed emotivo!
Se senti che anche per te è importante lavorare sulle parole che ti dici o non riesci a dirti, per sostenerti nei momenti di fragilità e difficoltà, puoi condividere le tue riflessioni compilando il modulo e richiedendo ulteriori informazioni sui miei percorsi di crescita personale.